Dicono di me

Ecco una raccolta di recensioni che mi sono state fatte con il cuore. Grazie a tutte le persone che si sono affidate a me durante gli anni.

Articoli

"Un formalismo tutto giovane"

Questa volta siamo a casa di Stefania e Rocco, una coppia di giovani medici da qualche mese trasferitasi a Barletta, in un appartamento di circa 130 metri quadri, collocato in una zona semi centrale ben collegata con il cuore della città…

Il pregio dell’architetto Giannella, difficile da trovare nei suoi colleghi, è la capacità di far emozionare il cliente davanti alla bellezza (oltre che utilità) del suo progetto.
L’architetto ha un gusto che sa adattarsi perfettamente e senza violenza a quello del cliente; gusto raffinato, senza forzature ma capace di osare con risultati molto spesso sorprendenti!
L’attenzione al cliente e al suo progetto da parte dell’architetto Giannella va al di là della fase meramente progettuale; molto importante, e spessissimo sottovalutata, è la parte finale del lavoro dove i dettagli, gli oggetti, i colori e le luci hanno ruolo fondamentale nel realizzare l’ambiente che il cliente ha sempre sognato.

Vito

Siamo molto soddisfatti dell’impegno e della professionalità che Michele ha dimostrato nel seguire il progetto di ristrutturazione della nostra nuova casa.
Si è reso sempre disponibile e ha capito da subito le nostre esigenze trovando il giusto compromesso tra le nostre richieste e le sue competenze . Si è mostrato discreto nel lasciarci liberi di avvalerci delle maestranze da noi preferite senza condizionamenti. Il risultato ha soddisfatto le aspettative. Consiglio vivamente

Pasquale e Angela

Siamo onorati di poter condividere la nostra esperienza di ristrutturazione sapientemente e discretamente guidati dall’ Architetto Michele Giannella. Con il suo supporto sempre attento e la dedizione che lo rende un grande professionista abbiamo potuto realizzare la casa dei nostri sogni. Il rispetto delle nostre esigenze e personalità ha fatto sì che l’intero periodo dei lavori sia trascorso serenamente grazie alla cordialità che lo contraddistingue.

Michele e Anna

L’architetto è una persona gentilissima, oltre che un professionista serio e attento, capace di cogliere appieno tutte le personali esigenze e chiarendo ogni dubbio con la sua particolare disponibilità.

Gioacchino e Nilde

L’architetto Michele Giannella è un professionista di grande serietà e competenza. Sempre pronto all’ascolto e a consigliare con discrezione senza mai essere invadente o impositivo. Indirizza le decisioni e le scelte rispettando i gusti e la sensibilità di chi in quegli ambienti deve viverci e non solo guardarli. Ma l’architetto Giannella non è solo questo: è una persona di rara gentilezza e di ancor più rara educazione. Consigliatissimo.

Domenico e Katia

Riuscire a far “cantare” l’eccellenza del contesto!

Conoscevo già l’Architetto Michele Giannella come un cattolico praticante e operoso verso il prossimo, ma l’ho conosciuto meglio sotto il profilo professionale quando gli commissionai la porta-bussolone per la Parrocchia di San Benedetto in Barletta e quando l’ho ritrovato tra i banchi, come assiduo frequentatore della Messa domenicale, nella Parrocchia cinquecentesca di Sant’Andrea in Barletta, dove abbiamo realizzato un ambone e sede in legno, dando maggiore dignità celebrativa al presbiterio. In queste due circostanze ho avuto modo di osservare e poi in seguito, condividere tanti pensieri e sogni da voler realizzare. Mi ha colpito subito del dott. Michele Giannella il suo metodo di lavoro. In entrambi le circostanze il dott. Giannella ha voluto conoscere e studiare il sito e la sua storia, spiegandomi che non si può progettare senza un atteggiamento rivolto all’aspetto culturale di un luogo. Mi ha sempre spiegato, durante le nostre conversazioni, che la contestualizzazione del progetto è indispensabile e deve essere l’incipit progettuale: sito, storia, luogo e funzione devono essere gli ingredienti fondanti dell’idea- progetto. “Un’architettura senza relazioni vive con il luogo, la storia, la cultura, la memoria non può ambire a sopravvivere al tempo”. Questo modo di pensare l’architettura è legato all’innesco di questo principio; riuscire a far “cantare” l’eccellenza del contesto.

Parroco di San Benedetto in Barletta

Nicola de Roggiero era un “console in arte del mare” a Trani, colui che ha promulgato gli Ordinamenta maris, i più antichi statuti marittimi. A lui è dedicata una strada che porta al mare e in cui è ubicata la nostra casa, con vista sul mare appunto.
Ci siamo innamorati di quel mare e di quella vista e abbiamo acquistato l’appartamento per quello che c’è fuori, non riuscendo ad immaginare come avrebbe potuto diventare comoda e funzionale una casa vecchiotta e mal divisa. Chi l’ha visitata con noi prima dell’acquisto non ci incoraggiava: ne vedeva i limiti, non riusciva a ipotizzare né comfort né bellezza all’interno dei quei 110 m² sistemati secondo il gusto mediocre degli anni ’60. Ma l’idea di vedere l’alba ogni mattina, seduti fuori al terrazzino, con l’appartamento solo alle spalle, ha superato ogni pur giusto appunto “negativo”.
Ci ha convinti solo il mare. A quel punto dovevamo trovare una persona disposta a scommettere con noi, a fantasticare con la logica, a seguire i nostri sogni e bisogni.
L’architetto Michele Giannella. Timido e discreto, ha anzitutto ascoltato, capacità rara quanto preziosa e indispensabile per ogni successo. Osservatore attento, ha accolto i nostri dubbi, ha colto i suggerimenti dettati dalle esigenze e li ha trasformati in proposte che via via riplasmavano uno spazio illeggibile per noi profani. Personalmente avevo già fatto l’esperienza di una ristrutturazione e, in quel caso, avevo dovuto concordare con il pregiudizio dell’architetto narcisista, arrogante e presuntuoso.
Questa volta abbiamo scelto una persona che ha capovolto del tutto tale stereotipo. Anche le maestranze che hanno lavorato al nostro progetto sono state tutte concordi nel ritenere l’architetto Michele Giannella una persona squisita, che sa dirigere senza comandare, che sa ascoltare i suggerimenti di chi ha appreso per esperienza, che sa organizzare con puntualità e precisione, che sa capovolgere i piani, che sa flettere e riflettere, ridisegnando mille volte gli stessi spazi con nuove sfumature.
Volevamo due bagni e, calcolando i millimetri, la posizione, le soluzioni funzionali, gli impedimenti strutturali, li abbiamo avuti.
Volevamo due camere, di cui una con bagno che rispondesse a esigenze diverse nel tempo, e l’abbiamo avuta.
Volevamo un ambiente accogliente, elegante, moderno ma non troppo, colorato ma non eccessivo, e l’abbiamo avuto.
Volevamo che ci fossero elementi di personalizzazione e assoluta unicità: l’intarsio di papà è finito sul parquet.
Volevamo uno spazio speciale per un oggetto speciale per noi: ha avuto il posto d’onore nel punto più bello della casa.
Volevamo che, fin dall’ingresso, si potesse essere immersi nell’armonia dell’attesa, in quella sensazione di infinito che il mare regala con ogni meteo: l’abbiamo avuto.
Ricordiamo bene l’incertezza sulla scelta del colore, dei colori, a cui il nostro architetto ha saputo dare sapienza e sicurezza, suggerimento e approvazione, visione e carezza. Avendo colto l’elemento centrale della nostra scelta, ha saputo dirigere ogni disegno verso quel “core” dandogli lo spazio che merita, scartando oggetti e soluzioni che potessero “offendere il mare” (cito testualmente).
In definitiva il nostro architetto ha attuato l’uomo spirituale teorizzato da Le Corbusier nella descrizione dei “compiti dell’architetto: conoscenza dell’uomo, immaginazione creatrice, bellezza, libertà delle scelte.”
Grazie Michele!

Armando e Sofia

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